Ugo Gregoretti, l’arma ironica del cinema italiano
Dalla TV al cinema, tra ‘Controfagotto’ e ‘I nuovi angeli’
Ugo Gregoretti (classe 1930) amava dire di essere nato due volte: la prima a Roma il 28 settembre di 89 anni fa da una tranquilla famiglia borghese e la seconda nel 1953 quando ad appena 23 anni entrò per la prima volta alla Rai da impiegato, un mese prima che la tv italiana si accendesse per la prima volta. Pur rimanendo per tutta la vita uno spirito libero, un regista dissacrante, un autore fuori dagli schemi. Gregoretti deve molto alla televisione e questa gli deve forse anche di più perché fu uno dei pochi nell’intellighentia di sinistra a capire ed esaltare l’importanza e le potenzialità del nuovo mezzo di comunicazione e creazione artistica che avrebbe trasformato l’Italia. Autore ironico e particolarissimo, era anche Presidente ASST- Associazione sindacale scrittori di teatro.
“I più bei ricordi che non sono solo di teatro, ma di amicizia, di chiacchiere ironiche e fantastiche, di cultura mutata in momenti di vita, ce li ha regalati Ugo Gregoretti in tanti diversi modi, in cui era la sua personalità a lasciare il segno. Si trattasse di una regia – per me ha firmato “Rosa Delly” e soprattutto “Maria dell’Angelo” con l’indimenticabile Regina Bianchi, o di una presidenza – per noi aveva questa carica soprattutto onorifica per l’ASST – Associazione Sindacale Scrittori di Teatro –, è sempre stato con noi una persona di singolare finezza, disponibile e attenta all’ascolto.
Ci mancherà perché sarà insostituibile.”
Maricla Boggio per la SIAD – società italiana autori drammatici