Ombretta De Biase vive e lavora a Milano. È drammaturga, regista e insegnante di recitazione secondo il Metodo Strasberg. Alcune sue opere sono state rappresentate in Italia e all’estero, in città come Buenos Aires e San Pietroburgo, le quali hanno ricevuto diversi premi. Nel e dal 2003 crea e dirige “Il Premio Fersen alla Regia e alla Drammaturgia”, dedicato alla memoria del Maestro Alessandro Fersen (regista, attore e autore teatrale). Si è occupata dal 2006, creandola, della Rassegna teatrale “Anima Mundi. La drammaturgia delle donne”. Nel 2009 contribuisce alla sceneggiatura del film “Poesia che mi guardi”, per la regia di Marina Spada. Collabora a riviste come “Ridotto”, “Scena” e “Corriere dello Spettacolo”. È autrice del manuale “Il metodo Strasberg in dieci lezioni” mentre è di prossima pubblicazione un secondo manuale dal titolo “Fingere di non fingere” (Dino Audino Editore, 2018).
Opere:
– Teatro
“Ho amato Oblomov”
“Julius” (Edizioni del Leone, 1993)
“Prova d’attrice” (Editoria della Peste, 1996)
“Teatro” (Editoria&Spettacolo, voll. I e II, 2011)
– Saggistica
“Coco Martinez e il demone del teatro” (Editori della Pesta, 1999)
“Il metodo Strasberg in 10 lezioni” (Dino Audino Editore, 2014)
Premi:
Letterario “Città di Torino” 1990
“Un’ombra e lo scrittore di successo”
Drammaturgia “Città di Roma” 1992
“Prova d’attrice”
Letterario “Città di Milano” 1998
“La mia Argentina”
Premio speciale per la drammaturgia “Lago di Gerundo” (Mi) 2012
“Teatro”
Regie:
“Gilda” – Teatro della Comuna Baires (Milano, gennaio 1991)
“Ho amato Oblomov” – Spazio Celebrity (Milano, febbraio 1991)
“L’automa di Salisburgo” (di Ugo Ronfani) – Teatro della Memoria (Milano, maggio 2004)
“Soldato a veli” (da Cesare Vergati) – Teatro Dostoevskij e Istituto Dante Alighieri di San Pietroburgo (Russia, marzo 2011)
“La Merlin” (di Maricla Boggio) – Biblioteca di Palazzo Sormani (Milano, marzo 2012)
Pubblicazioni
Fingere di non fingere
Introduzione al mestiere dell’attore
Manuali, n. 206
2018
ISBN: 9788875273811
Ombretta De Biase delinea, con numerosi esempi ed esercizi, i passi formativi che l’aspirante attore dovrà compiere per diventare un professionista sicuro di sé e delle proprie scelte, assumendo l’abito mentale dell’attore-drammaturgo. Espressione, questa, con la quale il letterato e teorico teatrale settecentesco Gotthold Ephraim Lessing descriveva l’attore che non si limita a essere un passivo esecutore degli ordini del regista ma partecipa attivamente, con la sua esperienza e preparazione, alla messa in scena dell’opera.